La nuova cattedrale gotica inglobò interamente la preesistente basilica di Santa Restituta. Colpita dai terremoti del 1349 e del 1456, le successive ricostruzioni arricchirono la chiesa madre con la Cappella del Succorpo e la Reale Cappella del Tesoro. Altri danni arrivarono con le bombe della Seconda Guerra Mondiale, cui seguirono altri interventi di ripristino.
Il Duomo
La facciata attuale alta cinquanta metri, in stile neogotico, fu ricostruita su progetto dell’architetto Enrico Alvino tra il 1877 e i primi del ‘900. Presenta tre portali sormontati da elementi della facciata angioina originaria. Il portale centrale è sostenuto da due leoni opera di Tino di Camaino, come la Madonna con Bambino soprastante.
L’interno è a croce latina, in tre navate separate su ogni lato da otto pilastri in granito africano, che sorreggono gli archi ogivali gotici, sostegno a loro volta delle capriate del soffitto più antico, trasformato nel 1621 in un soffitto a cassettoni. Su ogni lato della chiesa si aprono cinque cappelle laterali con pregevoli altari e monumenti funebri. Sulla controfacciata sono i sepolcri di Carlo I d’Angiò, Carlo Martello d’Angiò, e della moglie Clemenza D’Asburgo.
Nel Duomo si svolgono le celebrazioni legate al miracolo del sangue di San Gennaro, che avviene tre volte all’anno: il primo sabato di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre.
La Cappella del Succorpo
Dal transetto si entra nella Cappella del Succorpo, cripta del Duomo, nota anche come Cappella di San Gennaro o Cappella Carafa, perché fu il cardinale Oliviero Carafa a commissionarla nel 1497. quando fecero ritorno in città dal santuario di Montevergine le reliquie di San Gennaro, collocate poi sotto l’altare di bronzo. La cripta è divisa in tre navate da dieci colonne antiche con capitelli ionici. Ė rivestita da marmi preziosi, con nicchie laterali e un pregevole soffitto a cassettoni.
La Basilica di Santa Restituta
L’ingresso nella basilica paleocristiana dedicata alla santa martire Restituta è dalla navata sinistra della cattedrale. A ordinarne la costruzione fu Costantino I. La cappella è divisa in tre navate da colonne corinzie. Il Battistero di San Giovanni in Fonte, il più antico dell’Occidente, è formato da un portico rettangolare e dalla sala battesimale con parte dei mosaici originali raffiguranti scene dalla Bibbia. Al di sotto della basilica si trova l’area archeologica greco-romana e paleocristiana.
L’entrata al Duomo di Napoli è gratuita e può avvenire con i seguenti orari: Dal lunedì al sabato 8:30 – 13:30 / 14:30 – 19:30 La domenica 8:00 – 13:00 / 16:30 – 19:30
Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro
La costruzione fu iniziata l’8 giugno 1608, su progetto dell’architetto Francesco Grimaldi. Lo spazio fu ricavato dall’abbattimento della chiesa di Sant’Andrea, di tre cappelle del Duomo e perfino di alcune abitazioni circostanti.
Con una pianta a croce greca, è in stile barocco napoletano. L’ altare maggiore spicca al centro del presbiterio, che accoglie anche due altari laterali e altri due alle basi dei pilastri che sorreggono la cupola. Tutt’intorno sono esposte le diciannove sculture bronzee dei compatroni della città. La scultura di San Gennaro è del 1645, collocata vicino all’altare maggiore, dove sono custodite le ampolle del miracola con il sangue e, sopra l’altare, il busto del Santo con le ossa del cranio. La cappella è collegata al Museo del Tesoro di San Gennaro con opere d’arte, gioielli, statue busti e tessuti pregiati, doni di re e regine al Santo. 
INFORMAZIONI UTILI
L’ingresso al museo del Tesoro di San Gennaro avviene tutti i giorni con i seguenti orari: Dal Luneìì al Sabato: 9:30-17:30 ultimo ingresso alle 17:00 Domenica: 9:30-13:30 ultimo ingresso alle 13:00
Prezzo 5 euro ridotto 4 per bambini fino a 6 anni e disabili gratis, Rampe per disabili alla biglietteria Qr code gratuito con visita multimediale
